Guida completa al Museo Egizio di Torino
Scopri la storia, le collezioni e i dettagli pratici del Museo Egizio di Torino.
    Qual è la storia del Museo Egizio di Torino?
Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo al mondo dedicato esclusivamente alla cultura egizia. La sua storia ha inizio nel 1630 con l’arrivo della Mensa Isiaca, un reperto romano con motivi egizi, che segnò l’inizio dell’interesse torinese per l’antico Egitto. La vera e propria nascita del Museo avvenne nel 1824 grazie alla collezione assemblata da Bernardino Drovetti, console francese e collezionista di antichità egizie, che vendette al re di Sardegna Carlo Felice una grande quantità di reperti. Nel corso del Novecento il museo si è arricchito continuamente, con scavi archeologici e acquisizioni di pezzi importanti, diventando oggi uno dei poli museali più rilevanti al mondo per l’egittologia.
Quali sono gli orari di apertura del Museo Egizio di Torino?
Il Museo Egizio è aperto tutti i giorni della settimana con orari leggermente diversi al lunedì. Dal lunedì il museo è aperto dalle 9:00 alle 14:00, mentre da martedì a domenica l’orario di visita è dalle 9:00 alle 18:30. La prenotazione online è consigliata per evitare code e per garantire l’ingresso in sicurezza, specie nei periodi di alta stagione turistica.
Quanto costa il biglietto per visitare il Museo Egizio di Torino?
Il biglietto intero costa 18 euro per adulti. Sono previsti biglietti ridotti per giovani tra 15 e 18 anni e giornalisti con tessera, mentre per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni il costo è di 1 euro. L’ingresso è gratuito per bambini sotto i 6 anni, possessori di alcune tessere culturali come la Torino+Piemonte Card, e per alcune categorie speciali come invalidi o membri ICOM. Inoltre, è possibile partecipare a visite guidate a pagamento con egittologi per approfondire la visita (circa 7 euro extra).
Dove si trova il Museo Egizio di Torino?
Il museo si trova in pieno centro storico di Torino, all’indirizzo Via Accademia delle Scienze 6. Questa posizione è molto centrale e vicina a piazza Castello, il cuore della città, rendendolo facilmente raggiungibile sia da residenti che da turisti che soggiornano in città.
Come si raggiunge il Museo Egizio di Torino dal centro o dalla stazione?
Dal centro storico, il Museo Egizio è raggiungibile a piedi in pochi minuti. Dalla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova si può camminare in circa 10 minuti seguendo via Lagrange e poi via Accademia delle Scienze. In alternativa, ci sono i mezzi pubblici: i bus 58 e 58B fermano alla vicina Bertola-1642, oppure si può prendere il tram linea 4 e scendere alla fermata Bertola-247. Chi arriva in auto deve fare attenzione alla zona a traffico limitato (ZTL) attiva dal lunedì al venerdì mattina, ma può parcheggiare nei garage vicini come il parcheggio Roma – San Carlo – Castello.
Cosa è possibile vedere nel Museo Egizio di Torino?
Il Museo Egizio ospita una collezione unica e vastissima, con oltre 37.000 reperti, tra statue, sarcofagi, papiri, mummie e oggetti di uso quotidiano legati alla civiltà egizia. Tra i pezzi più famosi ci sono il Canone Reale, la statua del faraone Ramses II, la statua della dea Sekhmet e una fedele ricostruzione del tempio rupestre di Ellesija. Il percorso espositivo è strutturato per affascinare studiosi e visitatori di ogni età, con supporti multimediali e spiegazioni dettagliate che raccontano la vita, la religione e la cultura degli antichi Egizi. Sono presenti inoltre reperti provenienti da missioni archeologiche condotte direttamente dal museo.
Quali sono le collezioni più importanti del Museo Egizio di Torino?
Le collezioni più importanti del Museo Egizio di Torino sono ricchissime e comprendono oltre 40.000 reperti, di cui circa 3.300 sono esposti al pubblico. Tra i pezzi più significativi vi è la celebre Sala delle Statue, dove si possono ammirare grandi sculture monumentali come la statua del faraone Ramses II e la statua seduta di Cheope. Una delle attrazioni più emozionanti sono le mummie, tra cui la ben conservata coppia di Kha e Merit, insieme ai loro corredi funerari. Il museo ospita inoltre diverse tombe ricostruite, come quelle di Maia, di Kha e Merit, e di Iti e Neferu, con pitture murarie originali che permettono di immergersi nelle pratiche funerarie e nelle credenze religiose egizie. Un altro tesoro è il tempio rupestre di Ellesija, salvato e ricostruito nel museo per preservarne la storia. Tra i documenti preziosi si segnalano alcuni papiri fondamentali, tra cui il Papiro del Libro dei Morti, che contiene formule e preghiere per il viaggio nell’aldilà, e il Papiro di Artemidoro, un documento astrologico che racconta la spiritualità degli antichi Egizi. La collezione si articola in sezioni tematiche che affrontano tutti gli aspetti della vita egizia, dalla religione all’arte, dalla vita quotidiana al rituale della morte. Oltre a statue e arredi, sono presenti oggetti di uso comune dell’epoca, animali imbalsamati, sarcofagi, ornamenti e utensili vari. Questi reperti provengono sia dalla famosa Collezione Drovetti che da ulteriori acquisizioni e scavi archeologici condotti in Egitto a partire dal XIX secolo, in particolare quelli guidati da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina, che arricchirono notevolmente l’insieme museale. Il Museo Egizio di Torino è quindi uno dei più importanti al mondo per la quantità, varietà e qualità di reperti egizi, offrendo un viaggio approfondito nella storia e nella cultura della civiltà egizia antica.
Quali sono i reperti più antichi del Museo Egizio di Torino?
I reperti più antichi del Museo Egizio di Torino risalgono al periodo predinastico, circa 3600-3650 a.C. Tra questi spicca la Tela di Gebelein, la più antica pittura su lino mai ritrovata, che raffigura scene di vita quotidiana come la caccia, la danza e la navigazione. Questo reperto rappresenta una testimonianza preziosa della vita e della cultura degli antichi abitanti dell’Egitto prima della formazione del Regno Unificato. Un altro pezzo molto antico è la statua della principessa Redit, datata tra il 2592 e il 2118 a.C., realizzata in granodiorite. Questa scultura è uno degli esempi più antichi di arte funeraria egizia ed è significativa perché simboleggia la forza vitale del defunto, chiamata ka. Tra i reperti della collezione ci sono anche oggetti provenienti dalla tomba intatta di Kha e Merit, risalente all’epoca del Nuovo Regno, ma che include elementi molto antichi e ben conservati che raccontano aspetti della vita quotidiana e delle credenze religiose. Questi reperti, insieme a sarcofagi, mummie, papiri e statue, costituiscono il nucleo storico più antico e prezioso del museo, che comprende testimonianze che spaziano dal periodo predinastico fino all’epoca romana, offrendo un quadro completo e affascinante della civiltà egizia.