Il baccalà alla barese un piatto da non perdere

Il baccalà alla barese è un piatto tradizionale pugliese amato.

Il baccalà alla barese un piatto da non perdere

Che cos’è il baccalà alla barese?

Il baccalà alla barese è uno dei piatti più amati e rappresentativi della cucina tradizionale pugliese. È una ricetta che racchiude tutta la semplicità e la genuinità della gastronomia locale. Il baccalà, pesce conservato sotto sale, ha fatto la sua comparsa nelle cucine del Sud Italia secoli fa, diventando un ingrediente prezioso, soprattutto nei periodi di digiuno o durante le festività come Natale e la Vigilia dell’Immacolata.

A Bari, il baccalà si prepara in due modi principali: fritto o in umido. Entrambe le versioni sono profondamente radicate nella cultura popolare e vengono ancora oggi servite sulle tavole baresi durante le feste o nei ristoranti che propongono piatti tipici. Il baccalà alla barese, con la sua carne bianca e tenera, rappresenta l’incontro tra mare, tradizione e convivialità.

Da dove nasce la tradizione del baccalà in Puglia e a Bari?

La tradizione del baccalà in Puglia risale ai tempi in cui il pesce fresco era difficile da reperire lontano dalle coste. Il baccalà, grazie alla sua lunga conservazione sotto sale, era una soluzione perfetta per portare in tavola il sapore del mare anche nei piccoli borghi dell’entroterra.

A Bari e provincia, questo piatto è diventato parte integrante della cucina popolare, tramandato di generazione in generazione. Durante il periodo natalizio, in particolare, il baccalà è protagonista delle tavole festive. È un piatto che racconta la storia di una cucina povera ma ingegnosa, capace di valorizzare ogni ingrediente con semplicità e sapore.

Quali sono gli ingredienti del baccalà in umido alla barese?

Gli ingredienti sono pochi e facilmente reperibili, ma devono essere di qualità per ottenere il massimo dal piatto: 600 g di baccalà già ammollato, 400 g di pomodori pelati o passata di pomodoro, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, prezzemolo fresco tritato, olio extravergine d’oliva pugliese, sale e pepe q.b., qualche oliva o cappero (facoltativo).

In alcune varianti tradizionali, si aggiungono anche patate tagliate a rondelle o una spruzzata di vino bianco per arricchire il sugo. Il risultato è un piatto profumato e delicato, ideale per le giornate fredde o per i pranzi delle feste.

Come si prepara il baccalà in umido alla barese?

La preparazione del baccalà in umido è semplice ma richiede attenzione e pazienza. Ecco i passaggi principali: 1. Preparare il soffritto: in una casseruola capiente, versare un filo d’olio extravergine d’oliva e far soffriggere la cipolla affettata sottile e l’aglio. 2. Aggiungere il pomodoro: unire la passata o i pelati e far cuocere il sugo per circa 10-15 minuti a fuoco medio, regolando di sale e pepe. 3. Unire il baccalà: aggiungere i tranci di baccalà e lasciar cuocere a fuoco basso per 20-25 minuti. Il pesce dovrà diventare tenero senza sfaldarsi. 4. Completare con prezzemolo: a fine cottura, aggiungere il prezzemolo tritato e, se si desidera, qualche oliva o cappero.

Il baccalà in umido si serve caldo, accompagnato da pane casereccio per raccogliere il delizioso sugo.

Qual è il segreto per un baccalà in umido perfetto?

Il segreto sta nella qualità del pesce e nella cottura lenta. Il baccalà deve essere ben dissalato e ammollato: per questo si consiglia di tenerlo in acqua fredda per almeno 48 ore, cambiando l’acqua ogni 8 ore. Durante la cottura, è importante non mescolare troppo per evitare che i pezzi si rompano. Un buon olio d’oliva pugliese farà la differenza, esaltando il sapore del pomodoro e del pesce.

In quali occasioni si prepara il baccalà alla barese?

Il baccalà alla barese è un piatto tipico delle festività natalizie, ma si prepara anche durante la Vigilia dell’Immacolata o in altri giorni di magro. È uno di quei piatti che unisce le famiglie intorno alla tavola, tra il profumo del sugo e il calore delle cucine baresi.

Tuttavia, il baccalà si trova anche nei menu di molti ristoranti e trattorie tradizionali durante tutto l’anno, proprio perché la sua versatilità e bontà lo rendono adatto a ogni stagione.

Come si prepara il baccalà fritto secondo la tradizione barese?

La versione fritta è altrettanto popolare e amata. Ecco come si fa: 1. Tagliare il baccalà già ammollato in pezzi di media grandezza. 2. Asciugarlo bene con carta assorbente. 3. Passarlo nella farina e poi friggerlo in abbondante olio d’oliva caldo. 4. Una volta dorato, scolarlo e adagiarlo su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

Il baccalà fritto può essere servito semplice, con una spolverata di sale e limone, oppure accompagnato da peperoni, cipolle e pomodori arrostiti. Croccante fuori e morbido dentro, è un piatto che conquista al primo morso.

Dove si può mangiare il miglior baccalà a Bari?

A Bari e nei suoi dintorni, ci sono molti ristoranti e trattorie dove gustare un ottimo baccalà alla barese, sia in umido che fritto. Ecco alcuni indirizzi da non perdere: La Uascèzze – In pieno centro storico, è uno dei locali simbolo della cucina barese. Qui il baccalà in umido viene servito con un sugo ricco e profumato, preparato secondo la tradizione. Vico Sant’Agostino, 2 – Osteria Le Arpie – In una suggestiva stradina di Bari Vecchia, propone una cucina autentica e genuina. Il baccalà fritto, croccante e leggero, è tra i piatti più apprezzati dai turisti. Vico Arco del Carmine, 2 – La Cecchina – Nella splendida piazza Mercantile, questo ristorante unisce tradizione e modernità. Il baccalà viene proposto in diverse versioni, sempre con ingredienti di altissima qualità. Piazza Mercantile, 31 – Tipica – Trattoria semplice e conviviale dove il baccalà in umido è preparato con pomodori freschi e olive. Perfetto per chi cerca l’autenticità della cucina casalinga pugliese. Strada Santa Caterina, 25/B –

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