Tempio Dorico di Taranto tra storia e bellezze da scoprire
Scopri il Tempio Dorico di Taranto, simbolo della Magna Grecia.

Che cos’è il Tempio Dorico di Taranto?
Il Tempio Dorico di Taranto è il più antico tempio della Magna Grecia in Italia, risalente al VI secolo a.C. Oggi rimangono in piedi due imponenti colonne doriche, che raccontano con la loro maestosità la grandezza della città greca di Taras. Passeggiando nella città vecchia, davanti a queste colonne, si prova una sensazione unica: sembra quasi di viaggiare indietro nel tempo.
Dove si trova il Tempio Dorico di Taranto?
Il tempio si trova nel cuore dell’Isola della Città Vecchia di Taranto, lungo via Duomo, a pochi passi dal mare. La sua posizione è davvero suggestiva: da un lato si ammirano le colonne, dall’altro il panorama del Mar Grande con il Castello Aragonese sullo sfondo. Una tappa imperdibile per chi vuole scoprire le bellezze antiche della città.
Perché visitare il Tempio Dorico di Taranto?
Visitare il Tempio Dorico non significa solo vedere delle colonne antiche, ma vivere un’esperienza. Fermarsi davanti a queste rovine, osservare le tracce dei blocchi di pietra, immaginare i rituali che si svolgevano qui più di duemila anni fa, trasmette un’emozione autentica. Non è un semplice monumento, ma un frammento vivo della storia.
Qual è la storia del Tempio Dorico di Taranto?
Il tempio fu costruito nel VI secolo a.C. dai coloni spartani che fondarono Taras. Probabilmente era dedicato a una divinità come Poseidone o Apollo. In origine era un grande edificio con numerose colonne, ma oggi restano solo due giganti di pietra, testimoni silenziosi di un passato glorioso. La storia del tempio è intrecciata a quella di Taranto, città che fu una delle più importanti della Magna Grecia.
Cosa si prova davanti alle colonne doriche di Taranto?
L’esperienza è sorprendente: le colonne appaiono imponenti, quasi fuori scala rispetto agli edifici moderni che le circondano. Guardandole da vicino si notano le fratture, i segni del tempo, le superfici consumate dal vento e dalla salsedine. Camminando intorno si sente il rumore del mare, creando un contrasto tra passato e presente che lascia senza parole.
Quanto tempo serve per visitare il Tempio Dorico?
La visita è breve, ma intensa. In pochi minuti si possono ammirare le colonne, leggere i pannelli informativi e scattare fotografie indimenticabili. Tuttavia, molti turisti scelgono di fermarsi più a lungo, seduti su una panchina, per osservare il tramonto dietro il mare mentre le colonne assumono sfumature dorate.
Quali attrazioni vicine al Tempio Dorico si possono visitare?
A pochi passi dal tempio ci sono altre attrazioni da non perdere. Il Castello Aragonese di Taranto, con le sue torri sul mare, offre una visita guidata affascinante. Poco distante si trova il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MARTA), che custodisce straordinari reperti della Magna Grecia, tra cui ori e ceramiche. Passeggiando lungo via Duomo si possono scoprire anche chiese barocche e scorci pittoreschi della città vecchia.
Quando è meglio vedere il Tempio Dorico di Taranto?
Il momento migliore per ammirare le colonne è al tramonto, quando la luce calda illumina la pietra e il mare diventa specchio dorato. Anche di sera, con l’illuminazione artificiale, l’atmosfera è suggestiva. In ogni stagione il tempio regala emozioni diverse: in estate con il cielo limpido e il mare azzurro, in inverno con il vento che soffia tra le rovine.
Si può fotografare il Tempio Dorico di Taranto?
Sì, ed è una delle esperienze più belle. Le colonne si prestano a foto spettacolari, sia con il mare sullo sfondo, sia con i dettagli delle superfici consumate dal tempo. Molti turisti scelgono di scattare foto panoramiche che includono il Castello Aragonese o le vie della città vecchia.
Perché il Tempio Dorico è così importante per Taranto?
Il tempio rappresenta le radici della città. È il simbolo del legame con la Magna Grecia e della grandezza del passato. Taranto non è solo mare e spiagge, ma anche cultura, storia e archeologia. Le colonne doriche sono un’icona che unisce identità e memoria collettiva.