Taranto Città Vecchia tra storia e modernità

Taranto Città Vecchia è un'isola ricca di storia e vita.

Taranto Città Vecchia tra storia e modernità

Dove si trova Taranto Città Vecchia?

Taranto Città Vecchia si trova su un’isola, collegata alla città nuova dal Ponte Girevole e dal Ponte Punta Penna. Passeggiare su quest’isola significa entrare in un mondo a parte, con un’atmosfera che non si trova altrove.

Perché Taranto Vecchia è così speciale?

La particolarità è la sua separazione fisica dal resto della città. Il centro storico vive di una luce propria, con strade che sembrano illuminate da un sole diverso, fatto apposta per i tetti, i palazzi e i vicoli dell’isola.

Cosa vedere a Taranto Vecchia?

Camminando fra i vicoli si incontrano panorami diversi: la vista sul mare dalla ringhiera di Corso Vittorio Emanuele II, le chiese e i palazzi antichi, le colonne del Tempio di Poseidone, i balconcini con biancheria colorata stesa al vento. Ogni scorcio offre una sorpresa, un contrasto fra splendore e abbandono, fra bellezza e case vuote.

Com’è l’atmosfera nei vicoli di Taranto Città Vecchia?

I vicoli sono stretti e tortuosi, spesso senza sole. Alcuni passaggi sono così angusti che è inevitabile sfiorarsi: non a caso uno di essi è stato chiamato “Vicolo del Bacio”. Questa urbanistica non è casuale: dopo la distruzione della città greco-romana da parte dei Saraceni, Taranto fu ricostruita da architetti bizantini con l’obiettivo di renderla più difendibile dagli invasori.

Qual è la storia dei vicoli così stretti?

Le stradine furono progettate per consentire il passaggio di una sola persona per volta, rallentando i nemici. Molti architetti rimasero sull’isola, si sposarono con donne tarantine e portarono parole greche nel dialetto locale. Ancora oggi, camminando nei vicoli, si respira questa eredità bizantina.

Che rapporto ha Taranto Vecchia con il mare e la pesca?

L’imperatore Niceforo Foca abbassò la costa lungo il Mar Piccolo per favorire i pescatori. Da sempre, infatti, la vita sull’isola è legata al mare, che ha dato forza e ricchezza alla città. Ancora oggi, passeggiando lungo i moli, si incontrano reti, barche e pescatori intenti al loro lavoro quotidiano.

Cosa ha detto Giulio Carlo Argan su Taranto Vecchia?

Il grande critico d’arte rimase colpito dall’isola negli anni ’70 e la definì “uno dei centri storici più affascinanti d’Italia”. Chi visita Taranto Vecchia capisce subito il senso di queste parole, osservando la fusione di storia, architettura e vita quotidiana.

Com’è cambiata Taranto Vecchia negli ultimi anni?

Accanto alle case abbandonate, sono nati pub, lounge bar, caffetterie e ristoranti tipici. Anche l’Università ha aperto le sue sedi nell’isola. Questo ha riportato vita nei vicoli, con turisti e cittadini che vogliono riscoprire la loro città.

Com’era la vita a Taranto Vecchia in passato?

Nel 1700 tutta la popolazione viveva sull’isola, racchiusa dentro una cinta muraria. Convivevano pescatori, artigiani, patrizi e religiosi. Con l’arrivo dell’Arsenale e dell’industrializzazione, molti abitanti lasciarono l’isola per la città nuova.

Cosa succede oggi alle case della città vecchia?

Molti edifici restano vuoti e in attesa di restauro. Passeggiando si incontrano palazzi sbarrati e crepati, ma anche cortili pieni di vita. Ogni angolo racconta la storia di una città che lotta fra passato e futuro.

Perché visitare Taranto Città Vecchia?

Per vivere un’esperienza autentica. Perdersi tra vicoli stretti, balconi fioriti e scorci sul mare è un viaggio nel tempo. È un luogo che unisce la forza della storia alla vitalità della rinascita, un’isola che non ha bisogno di fantasia per sembrare unica.

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