La storia dei martiri di Otranto e il loro sacrificio
I martiri di Otranto furono 813 cristiani uccisi nel 1480.

Chi erano i martiri di Otranto?
I martiri di Otranto sono 813 abitanti della città salentina che, nel 1480, furono uccisi dai turchi per non aver rinnegato la loro fede cristiana. Questo episodio di grande valore storico e religioso è uno dei più conosciuti nella storia del Salento e della Chiesa cattolica. Il loro martirio è avvenuto sul Colle della Minerva, appena fuori dalle mura cittadine.
Cosa accadde a Otranto nel 1480?
Nel luglio del 1480, l’esercito ottomano guidato da Gedik Ahmet Pascià sbarcò sulle coste del Salento. L’obiettivo era conquistare la città di Otranto, strategica per il controllo del Mediterraneo. Dopo un assedio durato 15 giorni, l’11 agosto i turchi riuscirono a entrare nella città. Seguì un massacro: gli uomini furono uccisi, donne e bambini ridotti in schiavitù.
Perché gli 800 abitanti di Otranto furono uccisi?
Il 14 agosto 1480, i superstiti furono condotti sul Colle della Minerva. L’esercito turco chiese loro di rinnegare la fede cristiana e convertirsi all’Islam. Gli otrantini rifiutarono. Furono allora tutti decapitati. Il primo a morire fu Antonio Pezzulla, detto "Il Primaldo", un vecchio sarto che divenne simbolo del martirio.
Dove si trovano le reliquie dei martiri di Otranto?
Le ossa dei martiri sono conservate nella Cappella dei Martiri all’interno del Duomo di Otranto. I resti sono custoditi in sette grandi teche di legno, visibili ai visitatori. Altre reliquie sono presenti nel Duomo di Napoli, in alcune chiese della Puglia e persino in Francia e Spagna.
Chi fu Antonio Primaldo, il primo dei martiri?
Antonio Primaldo era un sarto anziano di Otranto. Fu il primo a essere giustiziato, ma secondo la tradizione il suo corpo rimase miracolosamente in piedi fino all’ultima decapitazione. È considerato il portavoce della resistenza della città e simbolo di fede e coraggio.
Quando furono canonizzati i martiri di Otranto?
Gli otrantini furono dichiarati beati da Papa Clemente XIV nel 1771. Nel 2007 Papa Benedetto XVI ne riconobbe ufficialmente il martirio. Infine, il 12 maggio 2013 Papa Francesco li proclamò santi, rendendo così universale il culto verso questi eroi della fede.
Quando si celebra la festa dei martiri di Otranto?
La commemorazione ufficiale si tiene ogni anno il 13 agosto, con una celebrazione religiosa molto sentita in tutta la città. È un’occasione di raccoglimento, ma anche un momento di forte richiamo turistico e spirituale per chi visita il Salento.
Cosa vedere nel Duomo di Otranto legato ai martiri?
Oltre alla Cappella dei Martiri, il Duomo di Otranto custodisce anche un bellissimo mosaico pavimentale medievale e altri elementi artistici di valore. La visita è emozionante, soprattutto quando si osservano le teche con i resti dei martiri. È una tappa fondamentale per chi vuole capire davvero la storia della città.
I martiri di Otranto sono i patroni della città?
Sì, i martiri sono considerati i patroni di Otranto. La loro figura è molto sentita dagli abitanti e da tutta la comunità religiosa. Durante le celebrazioni, l’intera città si ferma per onorare il loro sacrificio. Ogni anno, molti pellegrini e turisti arrivano per rendere omaggio.
È possibile visitare il Colle della Minerva?
Sì, il Colle della Minerva si trova poco fuori dal centro storico di Otranto. È il luogo simbolico dell’eccidio. Anche se oggi appare come un’area tranquilla, conserva un profondo significato storico e religioso. Molti turisti vi si recano in silenzio, per riflettere sul sacrificio degli 813 otrantini.