La scapece gallipolina il piatto che racconta Gallipoli
La scapece gallipolina è un piatto simbolo di Gallipoli, ricco di storia e sapore.

Che cos'è la scapece gallipolina?
La scapece gallipolina è uno dei piatti tipici più celebri di Gallipoli, in Puglia. Si tratta di una ricetta antica, realizzata con pesciolini fritti marinati in aceto, zafferano e pangrattato. Il suo colore giallo intenso la rende subito riconoscibile e il suo sapore è inconfondibile: forte, acidulo e ricco di storia.
Qual è l'origine della scapece gallipolina?
Il termine “scapece” deriva probabilmente dalla parola spagnola escabeche, che indica una tecnica di conservazione degli alimenti sott'aceto. Questo piatto veniva preparato dai pescatori gallipolini per conservare il pesce più a lungo durante i lunghi viaggi in mare.
Dove si può mangiare la scapece a Gallipoli?
Puoi assaggiare la scapece tradizionale di Gallipoli nelle sagre estive, durante le feste patronali o nei ristoranti tipici del centro storico. I chioschi delle fiere di paese sono i luoghi ideali per vivere l’esperienza autentica, ma anche alcune trattorie la propongono tutto l’anno.
Quali sono gli ingredienti della scapece gallipolina originale?
Gli ingredienti principali della scapece gallipolina sono: pesciolini fritti (zerri o boghe), aceto di vino bianco, zafferano, pangrattato, aglio (facoltativo), olio extravergine d’oliva. L’unione di aceto e zafferano dà alla scapece il suo gusto caratteristico e il colore giallo intenso.
Come viene preparata la scapece gallipolina?
I pesci vengono prima fritti in olio bollente, poi sistemati a strati in grandi contenitori di legno chiamati calette. Tra uno strato e l’altro si aggiunge una miscela di pangrattato, zafferano e aceto, che penetra nel pesce e lo conserva a lungo.
Quando si mangia la scapece a Gallipoli?
La scapece si gusta soprattutto in estate, durante le sagre e le feste popolari. È molto presente alla Fiera di Sant'Agata e alla Festa della Madonna del Canneto. È facile trovarla tra luglio e settembre, nei mercatini tipici delle vie del centro storico o nelle fiere sul mare.
Come si riconosce la scapece gallipolina?
Il tratto distintivo della scapece è il suo colore giallo brillante, dovuto allo zafferano. Questo colore evoca subito l’estate, il sole e le tradizioni del Salento. Viene servita spesso fredda in piattini di carta, pronta da gustare passeggiando per le vie di Gallipoli.
Qual è il sapore della scapece gallipolina?
La scapece ha un sapore deciso e particolare, con una nota acidula dovuta all’aceto e un retrogusto speziato dato dallo zafferano. È un gusto forte, non per tutti, ma amato da chi cerca esperienze culinarie autentiche e diverse dal solito.
La scapece è adatta anche ai bambini o a chi ha esigenze alimentari?
Essendo fritta e marinata con aceto e pangrattato, la scapece non è adatta a chi segue una dieta priva di glutine o a chi non tollera l’acidità. Tuttavia, alcuni ristoranti propongono varianti più leggere o moderne, adatte anche a chi ha gusti più delicati.
Come si conserva la scapece gallipolina?
Grazie alla sua preparazione, la scapece si conserva fuori dal frigo per diversi giorni, anche d’estate. Tradizionalmente veniva conservata nelle calette, grandi contenitori di legno che ne mantenevano intatti sapore e consistenza.
Perché la scapece è un simbolo di Gallipoli?
La scapece è molto più di un piatto: è un simbolo della cultura marinara di Gallipoli. Racconta la storia dei pescatori, delle tradizioni locali e della vita semplice legata al mare. Mangiare la scapece significa assaporare un pezzo di storia e sentirsi parte della vita salentina.
Cosa bere con la scapece gallipolina?
La scapece si abbina bene a un vino bianco fresco del Salento, come un Verdeca o un Fiano, che ne esaltano i sapori. Ottimo anche l’abbinamento con pane rustico, per accompagnare la marinatura e gustare fino in fondo ogni boccone.
Perché i turisti amano la scapece di Gallipoli?
I turisti che cercano esperienze autentiche e gastronomia tipica trovano nella scapece una scoperta affascinante. È uno dei piatti tipici di Gallipoli da non perdere, perfetto per chi vuole andare oltre la solita cucina e scoprire i veri sapori del Salento.