La magia della Festa della Bruna a Matera
La Festa della Bruna a Matera è un evento unico che unisce tradizione, fede e cultura, con processioni e rituali che coinvolgono la città e i turisti.
Il 2 luglio a Matera rappresenta una delle giornate più intense e suggestive dell’anno per la città e per i turisti che desiderano vivere un’esperienza culturale e religiosa unica. Questa giornata è dedicata alla festa della Madonna della Bruna, patrona di Matera, e si caratterizza per una serie di rituali e processioni che si susseguono dall’alba fino a notte fonda.
Seguire tutto il programma della festa è una vera sfida, anche per chi è abituato a eventi complessi, perché gli appuntamenti sono numerosi e spesso si sovrappongono. Tra tutti, spiccano tre processioni principali che scandiscono il ritmo della giornata e raccontano la storia, le tradizioni e il significato profondo di questa celebrazione.
Qual è il significato della processione dei pastori durante la festa della Bruna a Matera?
La prima processione del 2 luglio inizia molto presto, alle prime luci dell’alba, intorno alle 4:30. In questo momento, ancora avvolto dall’oscurità, una lunga fila di persone si muove dalla cattedrale di Matera verso Piazza San Francesco, illuminata dai ceri portati in mano dai partecipanti.
Qui si celebra la prima messa della giornata sul sagrato della chiesa omonima. Al termine della funzione, un segnale sonoro molto potente, il lancio di bombe sulla Murgia Timone, risveglia tutta la città e annuncia l’inizio ufficiale della festa.
Questa processione è conosciuta come la “Diana” e ha radici antiche legate alla cultura agro-pastorale. Secondo le tradizioni orali, è stata introdotta dalla Confraternita dei Pastori, un gruppo nato nel 1698 che aveva il compito di assistere i pastori, persone impegnate tutto l’anno nella cura del bestiame e che non potevano abbandonare il loro lavoro nemmeno in questo giorno così importante.
Durante la processione dei pastori viene portata un’immagine della Madonna della Bruna, dipinta su una lamina di rame da un autore sconosciuto. Questa immagine è seguita da una moltitudine di fedeli, soprattutto giovani, che corrono e festeggiano lanciando mortaretti e fischi simili a quelli usati dai pastori per richiamare le pecore.
Il corteo attraversa le vie strette e le scale dei Sassi di Matera, fermandosi più volte per brevi momenti di preghiera, fino a raggiungere la chiesa di San Francesco da Paola, dove si celebra una seconda messa. Infine, la processione ritorna in cattedrale, da dove era partita.
Che cosa rappresenta la processione dei pastori e come si collega alla transumanza?
La processione dei pastori è molto più di una semplice celebrazione religiosa: richiama la pratica antica della transumanza, ovvero lo spostamento stagionale del bestiame dalle pianure alle montagne e viceversa, lungo percorsi tradizionali chiamati tratturi.
Le soste di preghiera durante il percorso ricordano le tappe di questa migrazione, spesso associate a luoghi di culto dove pastori e contadini si incontravano per lavorare la lana, preparare i prodotti caseari o commerciare. Questa tradizione è viva anche in altre zone della Basilicata, come a Viggiano, dove la Madonna patrona viene portata dal santuario al monte e viceversa durante particolari festività.
Come si svolge la processione al carro e qual è il suo significato nella festa della Bruna?
Verso metà giornata, dopo la solenne messa pontificale, si svolge la seconda processione, molto scenografica e ricca di simbolismi. Il corteo parte dalla cattedrale e si dirige verso la chiesa parrocchiale del rione Piccianello, vicino alla fabbrica dove si costruisce il carro trionfale.
In questo corteo si possono ammirare i Cavalieri della Bruna in costume tradizionale e carrozze d’epoca, tra cui quella che porta l’immagine della Madonna della Bruna. Un altro elemento importante è la figura dell’arcivescovo, che porta l’immagine di Gesù Bambino su un piccolo trono separato da quello della Madonna.
Questo gesto ha un significato profondo legato alla festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta, narrata nel Vangelo di Luca. Maria, infatti, si recò dalla cugina Elisabetta mentre portava in grembo Gesù, ancora non nato agli occhi del mondo. Durante la processione, Gesù Bambino viene quindi tolto dal braccio della Madonna per rappresentare questo momento in cui il Salvatore era “invisibile” nel seno materno.
La Madonna, rappresentata come se partisse da Nazaret, si sposta verso la fabbrica del carro, simbolo del luogo dove Elisabetta viveva. Le due immagini rimangono separate nella chiesa di Piccianello in attesa di essere portate nel pomeriggio presso il carro.
Qual è il rito della processione serale e cosa sono i “tre giri” della Madonna della Bruna?
Nel pomeriggio del 2 luglio si assiste a un momento rituale molto importante che prepara la processione serale. Le immagini separate della Madonna e di Gesù Bambino vengono prelevate dalla chiesa di Piccianello e portate vicino al carro di cartapesta, che è stato costruito pazientemente per sei mesi.
La statua della Madonna viene fatta passare attraverso una piccola porta nella torre posteriore del carro, mentre Gesù Bambino viene nuovamente fissato sul suo braccio sinistro. Poi, con l’aiuto di un ascensore manuale, la Madonna con il Bambino emerge in cima al carro, visibile a tutti.
Questo momento è ricco di significato: rappresenta l’unione tra il divino e l’umano, la maternità che si celebra con gioia, e il trionfo della vita e della natura che si rinnova ogni anno. I chicchi di grano raccolti poco prima della festa simboleggiano questa rinascita.
Quando il carro è pronto, viene trascinato a Piazza Marconi e, al tramonto, parte la processione trainata da muli e accompagnata dalla banda musicale, dalle autorità e dai cavalieri in costume. Il corteo procede lentamente, con frequenti soste di preghiera, fino a raggiungere Piazza Duomo.
Qui la Madonna della Bruna, ancora sul carro, compie tre giri intorno alla piazza, un gesto carico di simbolismo che invoca la protezione sulla città. Questo atto rituale è simile a uno stato di attesa e tensione, un preludio a ciò che accadrà dopo.
Che cosa succede durante la distruzione del carro della Bruna a Matera?
La distruzione del carro è il momento culminante e più emozionante della festa della Bruna. Dopo aver tolto l’immagine sacra della Madonna dalla sommità, il carro inizia il suo percorso a ritroso verso Piazza Vittorio Veneto, difeso dagli Angeli del carro e dalle forze dell’ordine per evitare assalti anticipati.
L’energia cresce tra la folla, pronta a sfidarsi per smontare e conquistare le parti più belle e decorate dell’opera, frutto di mesi di lavoro artigianale. In pochi minuti, il carro viene letteralmente assaltato e smembrato, lasciando nuda solo la struttura di legno.
Questo rito simboleggia la morte e la rinascita, la distruzione della materia che permette la nascita di qualcosa di nuovo e più bello. Le parti del carro raccolte dai fedeli diventano reliquie da custodire con cura, portando avanti la tradizione e l’energia del rito.
Quali eventi concludono la festa della Bruna nella notte tra il 2 e il 3 luglio?
Dopo la distruzione del carro, una “bomba” annuncia l’inizio dello spettacolo pirotecnico sulla Murgia, una delle zone panoramiche intorno a Matera. I fuochi d’artificio illuminano il cielo notturno con colori vivaci e scintillanti, creando uno spettacolo mozzafiato.
Le strade si svuotano piano piano e la città si prepara a celebrare il capodanno materano, che inizia proprio nelle prime ore del 3 luglio, segnando la fine di una festa intensa e ricca di emozioni.
Come vivere al meglio la festa della Bruna a Matera come turista?
Partecipare alla festa della Bruna significa immergersi in una tradizione che unisce fede, arte, storia e cultura popolare. Per chi visita Matera in questa occasione, è importante arrivare preparati, considerando che il programma è fitto e che gli eventi si svolgono in diversi momenti della giornata.
Consigliamo di alzarsi presto per assistere alla processione dei pastori e di seguire almeno una delle altre due processioni principali per comprendere la complessità e la bellezza di questa festa.
Camminare tra le vie dei Sassi, osservare la partecipazione appassionata della gente, ascoltare i suoni delle bande e dei mortaretti, e non perdere lo spettacolo finale del carro e dei fuochi pirotecnici sono esperienze che rimangono nel cuore di chiunque.
Inoltre, cogliere l’occasione per scoprire la storia e le leggende legate alla Madonna della Bruna arricchisce la visita e permette di vedere Matera con occhi nuovi, tra sacro e profano, tradizione e modernità.