La Cattedrale di Otranto tra storia e arte

La Cattedrale di Otranto è un simbolo di arte e storia, un luogo dove culture si incontrano.

La Cattedrale di Otranto tra storia e arte

Qual è la storia della Cattedrale di Otranto?

La Cattedrale di Otranto ha origini antiche e si inserisce in un periodo di grandi cambiamenti. Dal VI all’XI secolo, Otranto era un importante centro bizantino. Con l’arrivo dei Normanni, la città fu “latinizzata” e l’arcivescovo decise di costruire una nuova chiesa: la Cattedrale della Vergine Annunziata.

Dove si trova la Cattedrale di Otranto?

La Cattedrale sorge sul colle Idro, proprio dove un tempo c’erano una domus romana e, forse, un antico luogo di culto. Fu costruita in soli otto anni, tra il 1080 e il 1088, grazie al duca Ruggero il Normanno e alla collaborazione del popolo di Otranto.

Qual è la forma architettonica della Cattedrale?

La Cattedrale ha una pianta basilicale a croce latina. È un perfetto esempio di incontro tra arte bizantina e normanna. Al suo interno si trovano stili e influenze diverse, frutto di secoli di trasformazioni.

Cosa rappresenta il famoso mosaico della Cattedrale di Otranto?

Il mosaico pavimentale, realizzato dal presbitero Pantaleone, copre tutta la navata come un tappeto. Raffigura episodi dell’Antico Testamento, del mondo animale e simboli religiosi. È uno dei mosaici più importanti d’Europa per dimensioni e significato.

La Cattedrale è stata danneggiata in passato?

Sì. Nel 1480, durante l’assedio degli Ottomani, la Cattedrale fu trasformata in moschea. Molti affreschi vennero distrutti e diverse immagini religiose furono cancellate.

Quali restauri ha subito la Cattedrale di Otranto?

Nel tempo, la Cattedrale ha subito diversi interventi: Nel XV secolo, l’arcivescovo Serafino da Squillace ricostruì parte delle mura e aggiunse il rosone rinascimentale. Nel 1673, l’arcivescovo Adarzo de Santander fece costruire il portale barocco con colonne. Nel XVII secolo, mons. Francesco Maria De Aste trasformò l’interno arricchendolo con stucco, affreschi e cappelle. Nascose le antiche capriate lignee e inserì un controsoffitto dorato di gusto moresco.

Quali modifiche sono state fatte tra il ‘700 e il XX secolo?

Nel Settecento, mons. Michele Orsi fece costruire un importante altare marmoreo e abbellì la facciata con stucchi. Nel 1827 furono realizzati i controsoffitti lignei delle navate laterali. Alla fine del XX secolo, l’arcivescovo Vincenzo Franco promosse il restauro dei mosaici e furono ritrovate antiche tombe e mosaici paleocristiani.

Che ruolo ha oggi la Cattedrale di Otranto?

Nonostante i danni del tempo, la Cattedrale continua a stupire. Il suo tappeto musivo e la storia dei Martiri idruntini la rendono un luogo unico. Rappresenta un simbolo di fede e di dialogo tra culture: Oriente e Occidente, Ebrei, Cristiani e Musulmani.

Cosa rende speciale la cripta della Cattedrale di Otranto?

La cripta è uno degli ambienti più affascinanti di Otranto. Ricorda, in piccolo, la cisterna Yerebatan di Istanbul. Si trova sotto l’abside e si estende fino al transetto. A differenza delle classiche cripte, non è completamente interrata. È illuminata da cinque finestre e presenta una porta di accesso esterno utilizzata per motivi liturgici.

Perché visitare la Cattedrale di Otranto?

Per scoprire un luogo dove arte, fede e storia si incontrano. Ogni angolo racconta una pagina del passato: dai mosaici al rosone, dalla cripta alle cappelle. È un viaggio nel tempo, tra Oriente e Occidente, in un luogo simbolo della cultura del Mediterraneo.