La Cappella di San Francesco di Sales a Fontainemore
La Cappella di San Francesco di Sales è un luogo di fede e tradizione a Fontainemore.

Dove si trova la Cappella di San Francesco di Sales?
La Cappella di San Francesco di Sales si trova nella località Pillaz, a Fontainemore, in Valle d’Aosta. È situata poco più a valle rispetto al nucleo più antico del villaggio e spicca su un costone panoramico, tra i terrazzamenti sostenuti dai tipici muretti a secco. Questa posizione suggestiva permette di ammirare la valle sottostante e le montagne circostanti, offrendo ai visitatori un luogo di pace e contemplazione immerso nella natura alpina.
Qual è il paesaggio che circonda la cappella?
La cappella sorge in un ambiente rurale che un tempo era interamente coltivato a cereali. I terrazzamenti, oggi adibiti a pascolo, raccontano la storia di un territorio modellato dall’uomo nel corso dei secoli. I muretti a secco, costruiti senza malta, sono un capolavoro di equilibrio e artigianalità: servivano per sostenere il terreno e creare superfici coltivabili anche sui pendii più ripidi. Oggi, queste strutture rappresentano una testimonianza viva della cultura contadina valdostana.
A chi è dedicata la cappella e perché?
La Cappella di Pillaz è dedicata a San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e patrono dei giornalisti, la cui festa ricorre ogni anno il 29 gennaio. La scelta di questo santo, appartenente al periodo invernale, non è casuale. Riflette infatti le esigenze della comunità locale, profondamente legata all’emigrazione stagionale. Molti uomini partivano in primavera per lavorare nell’edilizia in altre regioni e tornavano solo in autunno. Celebrando la festa del santo in inverno, la comunità poteva riunirsi al completo, coinvolgendo anche gli emigranti rientrati a casa.
Quando fu costruita la Cappella di San Francesco di Sales?
La cappella risale probabilmente al XIX secolo, anche se la sua esatta data di costruzione non è documentata con precisione. Si inserisce nel contesto delle numerose cappelle rurali nate nei piccoli villaggi valdostani, costruite come segno di devozione e punto di riferimento per la vita religiosa delle comunità di montagna. La sua architettura semplice e armoniosa riflette lo stile tradizionale delle costruzioni di montagna, con l’uso di pietra locale e legno.
Com’è strutturata la cappella e quali sono i suoi elementi principali?
La Cappella di San Francesco di Sales presenta una facciata sobria ma elegante, con un portale in pietra e un piccolo campanile a vela che si staglia contro il cielo. L’interno è intimo, raccolto, e conserva un altare dedicato al santo titolare. Le decorazioni sono semplici, ma ricche di significato, e contribuiscono a creare un’atmosfera di profonda spiritualità. In molti casi, come in questa cappella, gli arredi e le immagini sacre sono stati donati dagli abitanti stessi come segno di fede e riconoscenza.
Perché la festa di San Francesco di Sales è importante per gli abitanti di Fontainemore?
La festa del 29 gennaio rappresenta un momento di forte identità comunitaria. È una celebrazione che unisce religione, tradizione e memoria collettiva. In passato, la festa era anche un’occasione per ritrovarsi dopo mesi di lontananza e condividere i frutti del lavoro svolto fuori dal paese. Ancora oggi, la celebrazione è sentita e partecipata, segno del legame profondo tra la popolazione e le proprie radici.
Che legame esiste tra la Cappella di Pillaz e la Processione di Fontainemore a Oropa?
Dalla Cappella di Pillaz parte oggi la secolare Processione di Fontainemore verso il Santuario di Oropa, una tradizione che affonda le sue radici nel XVII secolo. Fino al 1974, la cappella costituiva invece la prima tappa del pellegrinaggio che partiva dalla chiesa parrocchiale. Questa processione, lunga e impegnativa, attraversa montagne e vallate, portando con sé simboli religiosi come il Pastorale e la Croce.
Cosa accade al ritorno della processione da Oropa?
Al rientro del pellegrinaggio, quando il Pastorale e la Croce appaiono al di sopra della cappella di Pillaz, gli abitanti del villaggio iniziano a suonare le campane a festa. Il suono, che riecheggia tra le montagne, annuncia il ritorno dei pellegrini e viene accolto dalle campane della chiesa parrocchiale, che rispondono con lo stesso entusiasmo. È un momento di grande emozione e di profonda comunione tra fede, territorio e comunità.
Qual è il significato della Processione di Fontainemore a Oropa per la popolazione locale?
La processione rappresenta uno degli eventi religiosi e sociali più sentiti della Valle del Lys. Si svolge ogni cinque anni e coinvolge centinaia di persone, che percorrono a piedi oltre 80 chilometri fino al santuario piemontese di Oropa. È un gesto di devozione collettiva, ma anche di identità e appartenenza. Il passaggio davanti alla Cappella di San Francesco di Sales segna simbolicamente l’inizio e la fine del cammino spirituale.
Come raggiungere la Cappella di Pillaz a Fontainemore?
La cappella si può raggiungere facilmente in auto o a piedi. Da Aosta si percorre la Strada Regionale 44 in direzione di Gressoney-Saint-Jean. Dopo aver superato Fontainemore, si seguono le indicazioni per la località Pillaz. È possibile parcheggiare nei pressi del villaggio e proseguire a piedi per un breve tratto su un sentiero che sale tra i prati e i muretti a secco. A piedi dal centro del paese, la passeggiata dura circa 30 minuti ed è adatta anche alle famiglie.
Cosa rende speciale una visita alla Cappella di San Francesco di Sales?
Visitare la Cappella di San Francesco di Sales significa scoprire un luogo autentico, lontano dalle rotte turistiche più frequentate. È un’occasione per respirare la spiritualità delle montagne e per comprendere come la fede abbia modellato la vita quotidiana delle comunità alpine. Il panorama che si gode dal costone, unito al silenzio e al profumo dei pascoli, crea un’esperienza intensa e memorabile.
Perché la Cappella di Pillaz è importante per la memoria del territorio?
La cappella non è solo un edificio religioso, ma un punto di riferimento affettivo per gli abitanti. Simboleggia il legame tra il passato e il presente, tra le generazioni che hanno abitato queste montagne e quelle che oggi ne custodiscono la storia. È un luogo che continua a unire la comunità, conservando viva la tradizione e la devozione di un popolo che ha saputo mantenere intatto il proprio spirito di appartenenza.