Il Santuario di Oropa un viaggio tra fede e natura

Il Santuario di Oropa è un luogo di fede e bellezza naturale.

Il Santuario di Oropa un viaggio tra fede e natura

Dove si trova il Santuario di Oropa e come si raggiunge?

Il Santuario di Oropa si trova a circa 12 chilometri da Biella, a un’altitudine di 1.200 metri, incastonato tra le montagne delle Alpi Biellesi. È uno dei complessi religiosi più importanti d’Italia e d’Europa, dedicato alla Madonna Nera di Oropa, protettrice del Biellese. Per raggiungerlo si può partire dal centro di Biella in auto o in autobus, percorrendo la strada panoramica che attraversa boschi e piccoli borghi. In estate, molti turisti e pellegrini scelgono di salire a piedi lungo i sentieri che collegano la città al santuario, per vivere un’esperienza spirituale e naturalistica al tempo stesso.

Perché il Santuario di Oropa è così famoso?

Il Santuario di Oropa è famoso perché rappresenta uno dei principali luoghi di culto mariano delle Alpi. Secondo la tradizione, fu fondato da Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli, nel IV secolo, che portò con sé una statua lignea della Vergine Nera proveniente dalla Palestina. Nel corso dei secoli, il santuario si è ampliato fino a diventare un complesso monumentale imponente, con piazze, basiliche, chiostri e porticati costruiti tra il Seicento e l’Ottocento. Oggi, Oropa è Patrimonio dell’Umanità UNESCO come parte dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, riconoscimento che ne sottolinea il valore storico, artistico e religioso.

Com’è strutturato il complesso del Santuario?

Il complesso di Oropa è organizzato su più livelli. Nella parte inferiore si trova il Santuario Antico, con la Basilica Antica che custodisce la statua della Madonna Nera. Salendo, si raggiunge la Basilica Superiore, un’imponente costruzione neoclassica completata nel 1960, che domina l’intero complesso. La basilica è affiancata da chiostri, gallerie e piazze che offrono una vista straordinaria sulle montagne circostanti. All’interno del santuario si trovano anche il Museo dei Tesori di Oropa, che conserva oggetti sacri e testimonianze storiche, e la Biblioteca del Santuario, con antichi manoscritti e documenti religiosi.

Chi è la Madonna Nera di Oropa e perché è venerata?

La Madonna Nera di Oropa è una statua lignea raffigurante la Vergine Maria con il Bambino, di colore scuro per via del materiale e della patina antica. È oggetto di profonda devozione in tutto il Piemonte e oltre. Si ritiene che abbia poteri miracolosi e che protegga i fedeli da calamità e malattie. Ogni cento anni si celebra la Incoronazione della Madonna di Oropa, una cerimonia solenne che richiama migliaia di pellegrini. L’ultima incoronazione è avvenuta nel 2021, mantenendo viva una tradizione che risale al 1620.

Cosa vedere nel Santuario di Oropa?

Oltre alle due basiliche, il Santuario offre molte attrazioni spirituali, artistiche e naturalistiche. Tra i luoghi più suggestivi c’è il Sacro Monte di Oropa, un percorso devozionale immerso nel verde, formato da 12 cappelle barocche che raccontano la vita della Vergine Maria attraverso statue e affreschi. Da non perdere anche il Cimitero Monumentale, uno dei più belli delle Alpi, e il Giardino Botanico di Oropa, che ospita specie alpine rare e un piccolo percorso naturalistico. Per chi ama l’arte, vale la pena visitare il Museo dei Tesori, dove sono esposti paramenti sacri, ex voto e oggetti di culto raccolti nei secoli.

Quali panorami si possono ammirare da Oropa?

Dal Santuario si gode di panorami spettacolari sulle montagne biellesi e sulla pianura piemontese. Dalle terrazze e dai porticati si possono ammirare i boschi di faggi e castagni che circondano il complesso. Per chi desidera spingersi più in alto, un sentiero conduce al Monte Mucrone (2.335 metri), raggiungibile anche con la funivia. Da lassù, la vista si apre fino al Monte Rosa e, nelle giornate limpide, alle lontane vette svizzere.

Cosa fare al Santuario di Oropa?

Oltre alla preghiera e alla visita spirituale, Oropa offre molte opportunità di svago e scoperta. I visitatori possono partecipare a messe e processioni, ma anche esplorare i sentieri che partono dal santuario per trekking e passeggiate naturalistiche. In estate, si possono organizzare escursioni fino ai Laghi del Mucrone o al Rifugio Rosazza, mentre in inverno la zona diventa punto di partenza per ciaspolate e attività sulla neve. Durante l’anno, il santuario ospita anche concerti, mostre e incontri culturali, che uniscono spiritualità e arte.

Dove mangiare e dormire a Oropa?

All’interno del complesso ci sono ristoranti e locande dove gustare i piatti tipici del Biellese, come la polenta concia, la panissa e i formaggi d’alpeggio. Per chi desidera fermarsi, il santuario offre strutture ricettive all’interno dei suoi edifici storici, con camere semplici ma accoglienti, ideali per chi cerca pace e silenzio. Nei dintorni, invece, si trovano alberghi, agriturismi e B&B immersi nel verde, perfetti per chi vuole esplorare anche il Parco Naturale dell’Oropa e le montagne circostanti.

Cosa fare la sera al Santuario di Oropa?

La sera, Oropa assume un’atmosfera magica e contemplativa. Le luci soffuse illuminano i portici e le basiliche, mentre il silenzio della montagna crea un senso di pace profonda. Molti visitatori scelgono di assistere alla messa serale, altri semplicemente passeggiano nel cortile centrale o si fermano a guardare il cielo stellato, lontano dal rumore della città. Durante l’estate, vengono organizzati concerti corali e serate culturali che arricchiscono l’esperienza spirituale con la bellezza della musica.

Perché visitare il Santuario di Oropa almeno una volta nella vita?

Il Santuario di Oropa non è solo un luogo di fede, ma un’esperienza che unisce spiritualità, arte e natura. Qui si respira un senso di armonia che coinvolge corpo e spirito. Visitare Oropa significa riscoprire la lentezza, il silenzio e la meraviglia delle montagne piemontesi, in un contesto unico al mondo. Che si arrivi come pellegrino, turista o semplice curioso, Oropa accoglie tutti con la stessa serenità, offrendo un rifugio di pace e bellezza nel cuore delle Alpi Biellesi.

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