Il Santuario di Graglia tra fede e storia nel Biellese

Il Santuario di Graglia è un luogo di fede e storia nel Biellese.

Il Santuario di Graglia tra fede e storia nel Biellese

Che cos’è il Santuario di Graglia e da dove nasce la sua storia?

Il Santuario di Graglia affonda le sue radici nel grande sogno di don Nicolao Velotti, che nel 1615 immaginò un progetto di straordinaria ambizione: la costruzione di un Sacro Monte con cento cappelle, disposte lungo il cammino che collega il paese di Graglia al Colle San Carlo. Questo percorso avrebbe dovuto rappresentare, attraverso scene e gruppi statuari, i principali episodi della Fede cristiana, dalla Creazione fino alla vita di Gesù e alla sua gloria divina. Era un’idea visionaria, capace di unire arte, fede e natura in un unico itinerario spirituale.

Come nacque la Cappella della Santa Casa di Nazaret?

Nel 1617, a circa 800 metri di altitudine, fu edificata la Cappella della Santa Casa di Nazaret, ispirata al celebre Santuario di Loreto. Al suo interno venne collocata una statua della Madonna Lauretana, scolpita nel 1620, che divenne presto oggetto di grande venerazione popolare. Questa cappella divenne fin da subito il cuore della devozione mariana e il primo nucleo del futuro santuario. I pellegrini cominciarono ad arrivare numerosi da tutto il Piemonte, attratti dalla fama dei miracoli e dalla serenità del luogo, immerso nel verde delle montagne biellesi.

Cosa accadde dopo la morte di don Nicolao Velotti?

Alla morte del fondatore, avvenuta nel 1626, il progetto originario del Sacro Monte subì un forte rallentamento. Le difficoltà economiche e la complessità dell’impresa impedirono la realizzazione delle cento cappelle previste. Tuttavia, il sogno non fu dimenticato: grazie a don Agostino Dal Pozzo, la Cappella della Santa Casa fu scelta come fulcro di un nuovo Santuario, più semplice ma ugualmente grandioso nella sua concezione architettonica e spirituale.

Chi furono i protagonisti della costruzione del Santuario di Graglia?

Il nuovo progetto prese forma grazie al sostegno del Duca Carlo Emanuele II di Savoia, che ne intuì il valore religioso e culturale. L’ingegnere Pietro Arduzzi fu incaricato di disegnare la chiesa, scegliendo una pianta a croce greca sormontata da una cupola monumentale, simbolo di armonia e perfezione. Intorno alla chiesa furono costruiti edifici destinati all’accoglienza dei pellegrini, al clero e ai devoti, dando vita a un complesso religioso imponente e accogliente. La prima pietra fu posata nel 1659, ma i lavori andarono avanti per oltre un secolo, rallentati da guerre, epidemie e carenze di fondi. Solo nella seconda metà del XVIII secolo, grazie alla tenacia di don Carlo Giuseppe Gastaldi, definito il “secondo fondatore”, il Santuario di Graglia poté considerarsi completato.

Che cosa rappresenta oggi la statua della Madonna Lauretana?

La statua della Madonna Lauretana, scolpita nel 1620 e sopravvissuta intatta ai secoli, è ancora oggi custodita nel Santuario. Collocata a sinistra dell’altare maggiore, all’interno di una teca di vetro, continua a essere il centro della devozione e della preghiera dei fedeli. Ogni anno migliaia di pellegrini e turisti vengono a Graglia per venerarla e per ritrovare un momento di raccoglimento spirituale in un ambiente di straordinaria pace.

Com’è l’architettura del Santuario di Graglia?

Il Santuario di Graglia colpisce per la sua eleganza e proporzione. La facciata imponente introduce in un interno luminoso e armonico, dove la cupola centrale domina la navata e crea un effetto di grandiosità e quiete. Gli spazi sono organizzati per accogliere e guidare il visitatore in un percorso spirituale: l’altare maggiore, le cappelle laterali e le decorazioni barocche invitano alla contemplazione. Il complesso include anche porticati, cortili e strutture di ospitalità che si aprono sul paesaggio circostante, regalando vedute spettacolari sulle montagne biellesi.

Che ruolo ha avuto il Santuario nella storia religiosa del Piemonte?

Fin dalle sue origini, il Santuario di Graglia ha rappresentato un punto di riferimento per la devozione mariana nel nord Italia. Insieme ai Santuari di Oropa e di Crea, forma una triade di luoghi sacri che testimoniano la profonda fede del popolo piemontese. Durante i secoli, è stato non solo meta di pellegrinaggi, ma anche luogo di cultura e accoglienza. I sacerdoti che lo hanno guidato hanno contribuito a conservarne l’integrità artistica e spirituale, facendone oggi una delle mete più amate dai viaggiatori alla ricerca di silenzio e spiritualità.

Cosa si può fare oggi al Santuario di Graglia?

Oltre alla visita spirituale e culturale, il Santuario offre la possibilità di soggiornare nelle sue strutture ricettive. I visitatori possono dormire nelle camere confortevoli messe a disposizione dal complesso, ideali per un soggiorno di pace e meditazione. Le camere, semplici ma accoglienti, offrono tutto il necessario per vivere un’esperienza di tranquillità immersa nella natura. È un’opportunità perfetta per chi desidera trascorrere qualche giorno lontano dal rumore della città, riscoprendo il valore del silenzio e della spiritualità.

Il Santuario di Graglia è accessibile tutto l’anno?

Sì, il Santuario è aperto durante tutto l’anno e può essere visitato liberamente. Nei mesi primaverili ed estivi, i giardini circostanti si riempiono di fiori, mentre in autunno i boschi si tingono di colori caldi e suggestivi. Anche in inverno, coperto dalla neve, il complesso assume un fascino particolare, quasi mistico.

Come si raggiunge il Santuario di Graglia?

Il Santuario si trova a pochi chilometri da Biella ed è facilmente raggiungibile in auto. La strada che sale verso Graglia è panoramica e ben mantenuta, con curve dolci che offrono scorci sul paesaggio montano. Per chi preferisce i mezzi pubblici, ci sono collegamenti regolari con autobus che partono da Biella e fermano nei pressi del Santuario. È anche una tappa ideale per escursionisti e pellegrini che percorrono i cammini religiosi del Biellese.

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