Il misterioso fiume sotterraneo Idume di Lecce
Scopri il misterioso fiume sotterraneo Idume a Lecce.

Che cos'è il fiume sotterraneo Idume a Lecce?
L’Idume è un corso d’acqua che nasce dalle sorgenti dell’Acquatina e percorre circa 7 chilometri sotto il territorio leccese. Attraversa il centro storico, lambendo edifici storici come il Castello Carlo V, e prosegue fino al Bacino dell’Idume, dove le sue acque si riuniscono prima di sfociare nel Mar Adriatico nei pressi di Torre Chianca. Si tratta di un fiume nascosto a pochi metri sotto il suolo, alimentando quella che viene definita la Lecce sotterranea, un intricato sistema di cunicoli, ipogei e ambienti scavati nella pietra leccese.
Qual è la portata d’acqua del fiume Idume e perché è così importante per Lecce?
Il fiume possiede una portata considerevole, stimata attorno ai 1000 litri al secondo. È quindi un corso d’acqua di grande rilievo per il Salento, capace di alimentare falde e bacini naturali. Nei secoli l’Idume è stato essenziale non solo dal punto di vista idrico, ma anche culturale. Le sue acque erano considerate sacre, utilizzate per riti purificatori e collegate a tradizioni religiose delle comunità ebraiche di Lecce.
Dove si può vedere il fiume sotterraneo Idume a Lecce?
Nonostante scorra sotto i piedi di chi attraversa il centro storico, l’Idume è visibile solo in alcuni punti specifici. Due tra i più suggestivi sono Palazzo Adorno, dove nei sotterranei si trovano ambienti che custodiscono iscrizioni e tracce di riti antichi; il Museo Archeologico Faggiano, una casa-museo privata che permette di scoprire cunicoli, cisterne e ambienti collegati al fiume. In questi luoghi è possibile avvicinarsi davvero all’acqua e comprendere quanto l’Idume sia stato centrale nella storia di Lecce.
Che leggende sono legate al fiume Idume sotto Lecce?
Il fiume Idume è avvolto da leggende popolari. Una delle più conosciute racconta del pianto di un bambino perduto in un pozzo di Palazzo Adorno, un suono che si dice riecheggiasse nei sotterranei. Un’altra tradizione narra dell’uso delle acque in riti purificatori. Alcune incisioni ritrovate nei cunicoli fanno pensare a pratiche legate alla comunità ebraica locale, che utilizzava il fiume come elemento di purificazione spirituale. Questi racconti hanno contribuito a rendere l’Idume un luogo misterioso e suggestivo, che ancora oggi affascina turisti e studiosi.
Come si inserisce l’Idume nella Lecce sotterranea?
La Lecce sotterranea è una rete di ambienti ipogei, formati in parte dall’estrazione della pietra leccese e in parte dall’azione del fiume. L’acqua dell’Idume ha modellato cunicoli, riempito cisterne e creato spazi che furono utilizzati nel corso dei secoli per scopi diversi: approvvigionamento idrico, rifugi e persino percorsi religiosi. Visitare la Lecce sotterranea significa scoprire una città nascosta sotto la città visibile, fatta di acqua, pietra e leggende.
Come arrivare a Palazzo Adorno e al Museo Faggiano per visitare il fiume Idume?
Palazzo Adorno si trova in via Umberto I, proprio accanto alla Basilica di Santa Croce. Dalla stazione ferroviaria si raggiunge in circa 15 minuti a piedi. Chi arriva in auto deve considerare che la zona è in ZTL: conviene lasciare la macchina nei parcheggi di via Bernardino Realino o via Miglietta (gratuiti) e proseguire a piedi per circa 10 minuti. Il Museo Archeologico Faggiano si trova in via Ascanio Grandi, nel cuore del centro storico. Anche in questo caso, chi viaggia in auto deve parcheggiare all’esterno della ZTL, ad esempio al Foro Boario o a Largo Settelacquare, e proseguire a piedi.
Come si possono visitare i passaggi sotterranei dell’Idume?
Le visite non sono libere: per scoprire i sotterranei di Palazzo Adorno occorre rivolgersi alla Provincia di Lecce, che gestisce l’edificio. È possibile prenotare visite guidate che includono spiegazioni storiche e accesso ai punti dove l’acqua è visibile. Il Museo Faggiano, invece, è aperto al pubblico con orari regolari e permette di esplorare in autonomia o con guida i cunicoli e le cisterne collegati all’Idume.