Il Castello di Saint-Pierre tra storia e bellezze naturali
Il Castello di Saint-Pierre è un simbolo della Valle d'Aosta, ricco di storia e bellezze naturali.

Dove si trova esattamente il Castello di Saint-Pierre?
Il castello si trova nel comune di Saint-Pierre, a circa 7 km da Aosta, lungo la strada statale 26 che porta verso Courmayeur e il Monte Bianco. È arroccato su uno sperone roccioso che domina il paese e la Dora Baltea, in una posizione scenografica che lo rende visibile già dall’autostrada A5.
Come si arriva al Castello di Saint-Pierre in auto?
Chi viaggia in auto può uscire ad Aosta Ovest-Saint-Pierre lungo l’autostrada A5. Dal casello bastano pochi minuti per raggiungere il borgo e i parcheggi vicini. Il castello non dispone di un grande parcheggio proprio sotto l’ingresso. È consigliabile lasciare l’auto nei parcheggi comunali del paese, situati vicino al municipio o lungo la strada principale, e proseguire a piedi per un breve tratto in salita.
Il Castello di Saint-Pierre è raggiungibile con i mezzi pubblici?
Sì, ed è una delle sue comodità. Da Aosta partono regolarmente autobus di linea diretti verso Courmayeur e La Thuile che fermano a Saint-Pierre. La fermata principale è in paese, a poche centinaia di metri dal castello. Chi viaggia in treno può arrivare alla stazione ferroviaria di Aosta e da lì prendere l’autobus. Il tempo complessivo di spostamento non supera i 20 minuti.
Quali sono le origini storiche del Castello di Saint-Pierre?
Le prime testimonianze risalgono al XII secolo, quando il castello era una fortificazione dei signori di Saint-Pierre. In seguito passò a diverse famiglie nobili, tra cui i Sarriod e i Challant, che ne rafforzarono la funzione difensiva e politica. Col passare dei secoli, la struttura militare lasciò spazio a trasformazioni architettoniche più decorative, fino ad assumere l’aspetto odierno.
Che caratteristiche architettoniche rendono particolare il Castello di Saint-Pierre?
Le quattro torri cilindriche con tetto a cono, poste agli angoli del corpo centrale, gli conferiscono un aspetto fiabesco, molto diverso da quello di altri castelli valdostani, solitamente più austeri. Questa scelta scenografica lo rende simile a un castello immaginato per una cartolina, tanto da essere diventato uno dei simboli più riconoscibili della regione.
Quando è stato restaurato il Castello di Saint-Pierre?
Alla fine dell’Ottocento il castello era in rovina. Fu restaurato in stile neogotico, con un progetto che ne esaltò la silhouette romantica. Nel XXI secolo la Regione Valle d’Aosta ha realizzato un nuovo restauro, consolidando le strutture e adattandolo a sede museale. Questo intervento ha reso possibile la riapertura al pubblico e la trasformazione nel Museo Regionale di Scienze Naturali.
Cosa si trova oggi all’interno del Castello di Saint-Pierre?
Il castello ospita collezioni naturalistiche, tra cui fossili, minerali, esemplari di fauna alpina e percorsi didattici. Le sale interne uniscono elementi storici a spazi museali moderni, creando un mix originale tra storia e scienza. Dalle finestre e dalle torri si aprono viste spettacolari sulla valle centrale e sulle cime circostanti.
Quanto tempo serve per la visita del Castello di Saint-Pierre?
Il percorso museale richiede in media un’ora. Chi desidera anche passeggiare nel borgo e fermarsi nei dintorni dovrebbe considerare almeno mezza giornata. La vicinanza ad altri castelli come Sarriod de La Tour e Sarre permette di organizzare un itinerario di più visite nella stessa giornata.
Ci sono servizi utili per i turisti vicino al Castello di Saint-Pierre?
Sì. Nel borgo di Saint-Pierre si trovano bar, ristoranti, farmacie, bancomat e piccoli negozi. L’ufficio turistico di Aosta, raggiungibile in pochi minuti, fornisce materiale informativo anche sul castello. Chi viaggia senza auto può contare sugli autobus di linea che collegano il paese ad Aosta fino a sera, rendendo facile l’organizzazione della giornata.
Perché il Castello di Saint-Pierre è un simbolo della Valle d’Aosta?
Perché unisce tre aspetti: la posizione panoramica facilmente visibile da chiunque attraversi la valle, l’architettura fiabesca che lo rende unico e il suo ruolo culturale come museo moderno. È un esempio di come un edificio medievale possa essere riadattato senza perdere il legame con il paesaggio circostante.