Guida completa al Rifugio Quintino Sella al Felik
Scopri tutto sul Rifugio Quintino Sella al Felik e le sue aperture.

Quando apre il Rifugio Quintino Sella al Felik nel 2025?
Il rifugio ha due periodi di apertura: Apertura primaverile: dal 19 aprile al 3 maggio 2025. Apertura estiva: dal 7 giugno al 14 settembre 2025. In questi periodi è possibile pernottare, utilizzare i servizi del rifugio e partecipare alle escursioni in sicurezza.
Da quali vallate si può raggiungere il Rifugio Quintino Sella al Felik?
Il rifugio si raggiunge da due vallate principali: Valle di Gressoney, partendo da Gressoney-La-Trinité. Valle di Ayas, partendo dal villaggio di Saint-Jacques. Entrambi i percorsi convergono al Colle della Bettaforca (2.680 m), da cui parte il sentiero comune per il rifugio.
Come si arriva al rifugio da Gressoney-La-Trinité?
Si parte dal capoluogo di Gressoney-La-Trinité e si percorrono circa 4 km fino a Stafal. Da Stafal, dove termina la strada asfaltata, si lasciano le auto nei parcheggi. Si utilizzano gli impianti di risalita: prima la funivia e poi la seggiovia coperta, che portano al Colle della Bettaforca (2.680 m). Da lì parte il sentiero n. 9, segnalato da tacche gialle. Il sentiero sale fino al Colle Bettolina (3.100 m), inizialmente in modo agevole. Successivamente attraversa pietraie fino a un ometto di cresta, con tratti che fino a luglio sono spesso coperti di neve. L’ultimo tratto è una cresta a tratti aerea, percorribile in circa 30-40 minuti. È attrezzata con una corda fissa per una maggiore sicurezza. Il tempo di percorrenza medio è di 3-4 ore per alpinisti allenati.
Come si arriva al rifugio da Ayas?
Dal versante di Ayas ci sono diverse opzioni: Interamente a piedi: dal villaggio di Saint-Jacques si imbocca il sentiero dietro la chiesa, si sale fino a Resy e si prosegue sulla strada poderale fino al Colle della Bettaforca. Tempo medio: circa 3 ore. Con impianti di risalita: Funicolare Frachey–Alpe Ciarcerio. Seggiovia Alpe Mandria. Un breve tratto a piedi (15 minuti). Seggiovia fino al Colle della Bettaforca. Con taxi 4x4: da Saint-Jacques al Colle della Bettaforca in circa 35 minuti. Dal Colle della Bettaforca il percorso diventa identico a quello da Gressoney: sentiero n. 9 fino al Colle Bettolina, poi pietraie e infine la cresta con corda fissa.
Quanto è difficile l’escursione al Rifugio Quintino Sella al Felik?
Il percorso è considerato impegnativo: Richiede allenamento fisico e abitudine alla quota. L’ultimo tratto, su cresta aerea, può risultare delicato per chi soffre di vertigini. È consigliabile essere accompagnati da guide alpine se non si ha esperienza in alta montagna.
Quanto tempo serve per arrivare al rifugio?
Dal Colle della Bettaforca il tempo medio è di 3-4 ore. A seconda del punto di partenza (Ayas o Gressoney), bisogna aggiungere il tempo per raggiungere il colle, variabile in base al mezzo scelto (impianti, taxi o cammino a piedi).
Il percorso al rifugio è innevato?
Sì, di solito fino a fine luglio il tratto tra le pietraie e l’ometto di cresta è coperto di neve. Tuttavia, grazie al passaggio frequente di escursionisti e alpinisti, la traccia rimane ben battuta.
Per chi è adatto il Rifugio Quintino Sella al Felik?
È adatto a: Alpinisti allenati, che desiderano un punto di appoggio per salite più impegnative. Escursionisti esperti, abituati a percorsi in quota e con dislivelli importanti. Amanti della montagna autentica, che vogliono vivere l’esperienza di un rifugio storico a quasi 3.600 metri. Non è invece consigliato a chi cerca passeggiate facili o escursioni adatte a bambini piccoli.
Perché il Rifugio Quintino Sella è così famoso?
Per tre motivi principali: Posizione panoramica unica sul Monte Rosa. Valore storico e alpinistico: è uno dei rifugi simbolo delle Alpi italiane. Accesso suggestivo, che alterna sentieri, pietraie e creste attrezzate.
Quali sono i consigli pratici per salire al rifugio?
Verificare sempre le condizioni meteo prima della salita. Utilizzare abbigliamento tecnico adatto all’alta quota. Portare con sé bastoncini, ramponcini (inizio stagione) e caschetto. Non sottovalutare la quota: a 3.585 metri l’aria è più rarefatta. Pianificare la salita con una guida alpina se non si ha esperienza.