Escursione imperdibile alla Testa di Comagna
Scopri l'escursione imperdibile alla Testa di Comagna con dettagli utili.

Da dove parte il sentiero per la Testa di Comagna?
L’escursione parte dal Col de Joux, un valico a 1.640 metri di altitudine che collega la Val d’Ayas con Saint-Vincent. Il colle è facilmente raggiungibile in auto sia da Brusson che da Saint-Vincent percorrendo la strada panoramica SR33, una delle più belle della Valle d’Aosta. Una volta giunti al colle, si può lasciare l’auto nel comodo parcheggio situato vicino al piazzale principale, punto di partenza per diversi itinerari escursionistici.
Come inizia il percorso verso la Testa di Comagna?
Dal parcheggio, si imbocca la stradina sterrata vietata al traffico che si inoltra sulla sinistra nel bosco di larici e abeti. Dopo pochi minuti di cammino si respira già la tranquillità della montagna: il sentiero si sviluppa in leggera salita, ombreggiato e ben segnalato con i cartelli del sentiero n. 1C. Il fondo è regolare e privo di difficoltà nella prima parte, rendendo la camminata piacevole e rilassante.
Come si prosegue lungo il sentiero n.
1C?
Il tracciato del sentiero n. 1C si snoda attraverso un bosco silenzioso e profumato, dove è facile incontrare scoiattoli che si arrampicano tra gli alberi e uccelli che cantano tra i rami. In primavera il sottobosco si colora di fiori alpini, mentre in autunno il foliage trasforma la zona in un tripudio di tonalità dorate e rossastre. Il cammino procede dolcemente fino al bivio con il sentiero n. 1B, che devia verso destra in direzione della Testa di Comagna.
Com’è il tratto finale verso la vetta?
Dal bivio, la salita si fa più impegnativa e il percorso diventa adatto a escursionisti esperti. Il sentiero si restringe e si inerpica lungo il versante, alternando tratti boscosi e radure aperte. L’ambiente diventa più selvaggio e panoramico: tra le radure si aprono scorci spettacolari sulla Val d’Ayas e sulla valle centrale. In alcuni punti si possono scorgere marmotte che si muovono tra i prati e, con un po’ di fortuna, aquile che volteggiano nel cielo limpido.
Qual è la difficoltà dell’itinerario Col de Joux - Testa di Comagna?
Si tratta di un percorso classificato per escursionisti esperti (EE). Anche se non presenta passaggi tecnici, richiede un buon allenamento e un equipaggiamento adeguato: scarponcini da trekking, bastoncini, abbigliamento a strati e una scorta d’acqua. La lunghezza complessiva dell’escursione è di circa 8 chilometri (andata e ritorno), con un dislivello positivo di circa 600 metri. I tempi medi di percorrenza variano tra le 3 e le 4 ore, a seconda del passo e delle soste.
Cosa si può vedere lungo il percorso?
Oltre alla bellezza dei boschi di conifere, il sentiero offre continui scorci panoramici. A mezz’ora dall’arrivo, si incontra un belvedere naturale con panchine, perfetto per una sosta rigenerante. Da qui si può ammirare un’ampia veduta su Brusson, con il suo lago e le montagne che la circondano. Il panorama si estende anche verso Saint-Vincent, fino al gruppo del Monte Bianco, che si staglia maestoso all’orizzonte nelle giornate più limpide.
Come riconoscere la fauna locale?
Lungo il cammino è possibile incontrare diversi animali tipici delle Alpi valdostane. Gli scoiattoli sono tra i più facili da avvistare nei primi tratti boscosi, mentre nelle zone più aperte si possono scorgere lepri di montagna o marmotte che si godono il sole. In alto, non è raro vedere le aquile reali che sorvolano la valle in cerca di prede. Per questo motivo è consigliato portare con sé un binocolo: osservare la fauna in silenzio è una delle esperienze più gratificanti dell’escursione.
Quali panorami si ammirano dalla Testa di Comagna?
Dalla cima, a 2.100 metri di quota, il panorama è tra i più belli della zona. Verso sud si apre la vista sulla Val d’Ayas, con i villaggi di Brusson, Challand-Saint-Anselme e Challand-Saint-Victor incastonati tra i boschi. A ovest si ammira la catena del Monte Bianco, mentre verso est si distinguono chiaramente il Mont Avic e il Mont Nery. In giornate limpide, l’orizzonte si estende fino al Gran Paradiso e al Cervino. È un punto panoramico eccezionale per chi ama fotografare o semplicemente godersi la vastità del paesaggio alpino.
Quando è consigliabile affrontare l'escursione?
Il periodo ideale va da giugno a ottobre, quando il sentiero è libero dalla neve e le giornate sono lunghe. In primavera i prati si riempiono di fiori e il clima è fresco, mentre in autunno la luce calda del sole regala tonalità spettacolari ai boschi. Durante l’estate, le temperature restano piacevoli anche nelle ore centrali della giornata grazie all’altitudine. Nei mesi invernali il percorso può essere coperto di neve o ghiaccio e risulta adatto solo a chi ha esperienza con ciaspole o ramponcini. In caso di dubbio, è sempre meglio informarsi presso gli uffici turistici di Brusson o Saint-Vincent.
Consigli utili prima di partire
Indossare scarponcini da montagna con buona aderenza. Portare bastoncini telescopici per facilitare la salita e la discesa. Avere sempre con sé acqua e qualche snack energetico. Evitare le ore più calde della giornata, soprattutto in estate. Consultare le previsioni meteo e partire solo con tempo stabile.