Aiguille des Glaciers avventura sci alpinismo unica

L'Aiguille des Glaciers offre un'esperienza di sci alpinismo unica.

Aiguille des Glaciers avventura sci alpinismo unica

Cos'è l'Aiguille des Glaciers?

L’Aiguille des Glaciers è una maestosa cima del massiccio del Monte Bianco, situata tra Italia e Francia, al confine tra la Val Veny (Courmayeur) e la Savoia francese. Con i suoi 3.816 metri di altitudine, domina un paesaggio glaciale spettacolare e rappresenta una delle mete più ambite per gli amanti dello sci alpinismo d’alta quota. Questa montagna affascina per la sua imponenza e per il suo ambiente selvaggio e remoto, lontano dalle grandi rotte turistiche del Monte Bianco, ma facilmente accessibile per chi conosce la zona della Val Veny e il Rifugio Elisabetta.

Da dove parte l'itinerario di sci alpinismo per l'Aiguille des Glaciers?

L’ascensione parte generalmente dai pressi del Rifugio Elisabetta Soldini Montanaro (2.195 m), situato al termine della Val Veny, un luogo perfetto come base d’appoggio. Dal rifugio si risale verso il ghiacciaio dell’Estellette, con vista spettacolare sulla Pyramide Calcaires e sulla morena glaciale che domina l’intera conca. L’ambiente è grandioso e solitario, con scenari che alternano neve, ghiaccio e rocce calcaree, rendendo la salita un’esperienza di grande fascino per ogni sciatore alpinista.

Qual è il primo tratto dell'itinerario?

Dal rifugio si segue il pendio verso il colletto a quota 2.550 m, situato sulla destra delle Pyramides Calcaires. Questo primo tratto è dolce e panoramico, ma richiede attenzione in caso di neve dura o ghiacciata. Raggiunto il colletto, si prosegue in direzione est per affrontare un passaggio più ripido a quota 2.720 m, lungo la cresta che proviene dal Col de la Seigne, valico che separa Italia e Francia e che segna l’ingresso nel cuore del massiccio del Monte Bianco.

Come si sviluppa la salita sul ghiacciaio?

Da quota 2.700 m si punta alla sella a quota 3.001 m, nota come cresta delle Cabottes. Qui l’ambiente diventa più glaciale e la salita entra nella parte più spettacolare del percorso. Si accede infatti al Ghiacciaio des Glaciers, un ghiacciaio ampio ma ripido e crepacciato nella prima parte. È importante mantenere una buona traccia, specialmente nelle prime ore del mattino, quando la neve è più stabile. L’utilizzo dell’equipaggiamento completo da ghiacciaio (imbrago, corda, picozza e ramponi) è vivamente consigliato.

Come si raggiunge il Dome des Glaciers?

Superata la parte più ripida del ghiacciaio, l’itinerario prosegue su pendenze più dolci, permettendo di salire in direzione del Dome des Glaciers (3.590 m), un vasto pianoro nevoso che regala una vista eccezionale su tutto il massiccio. Da qui, in giornate limpide, si può ammirare l’intera catena del Monte Bianco, la Aiguille de Tré la Tête, la Tête Nord des Fours e le cime del Gran Paradiso in lontananza.

È possibile raggiungere la vetta dell'Aiguille des Glaciers?

Sì, ma la salita completa fino ai 3.816 m della vetta principale non è consigliata a tutti. Dalla zona del Dome des Glaciers si può risalire fino a quota 3.700 m, dove si apre un panorama straordinario sulla parete sud del Monte Bianco. Tuttavia, la cresta nord che conduce alla cima è descritta come instabile e marcia, con tratti rocciosi friabili e pericolosi, perciò molti sci alpinisti preferiscono fermarsi al Dome o al punto panoramico a 3.700 m.

Esistono varianti o percorsi alternativi?

Sì. Chi cerca una salita più tecnica può scegliere di risalire i canali sotto la vetta, percorsi che risultano particolarmente interessanti a inizio stagione, quando la neve è ancora abbondante e compatta. Questi itinerari, tuttavia, richiedono ottima esperienza alpinistica e conoscenza del terreno misto ghiaccio-roccia. Per informazioni dettagliate si consiglia la consultazione del libro di François Damilano, Glace et Mixte du Massif du Mont-Blanc, Vol. II, considerato una guida di riferimento per gli itinerari d’alta montagna nella zona.

Qual è il livello di difficoltà della salita?

La difficoltà tecnica complessiva è classificata come AD- (Abbastanza Difficile -). Ciò significa che, pur non essendo una salita estrema, richiede buona condizione fisica, esperienza su ghiacciai e capacità di muoversi con sicurezza su pendenze di 35-40° con tratti esposti. In primavera la neve può essere più compatta e sicura, mentre a fine stagione emergono spesso crepacci e seracchi, rendendo necessaria una maggiore prudenza.

Qual è la stagione migliore per lo sci alpinismo sull'Aiguille des Glaciers?

Il periodo ideale va da marzo a maggio, quando le condizioni del ghiacciaio sono più stabili e la copertura nevosa permette di sciare fino al fondovalle. A inizio stagione si può partire con gli sci già dal Rifugio Elisabetta, mentre a stagione avanzata può essere necessario portare gli sci in spalla per un tratto. In estate, invece, la salita è più adatta come itinerario alpinistico a piedi, poiché le temperature rendono il ghiacciaio più crepacciato e instabile.

Che tipo di panorama offre l'Aiguille des Glaciers?

Il panorama è uno dei più spettacolari di tutto il massiccio del Monte Bianco. Dalla parte italiana si domina l’intera Val Veny, con vista sul Glacier de la Lex Blanche, mentre verso nord si apre la maestosa catena del Dôme du Goûter. Nelle giornate terse si scorgono anche le Aiguilles de Tré la Tête, la Tête Nord des Fours, e, in lontananza, il Gran Paradiso e le valli valdostane. È un ambiente d’alta montagna puro e grandioso, dove il silenzio è rotto solo dal rumore degli sci sulla neve e dal vento che soffia tra le creste.

Quali precauzioni bisogna adottare?

Partire presto per evitare il rischio di valanghe e neve molle. Utilizzare equipaggiamento completo da ghiacciaio. Consultare il bollettino nivologico regionale. Evitare la cresta nord se non si ha esperienza alpinistica avanzata. Pianificare il rientro con margine di tempo e luce.

Perché scegliere l'Aiguille des Glaciers per lo sci alpinismo?

Perché offre un perfetto equilibrio tra avventura, bellezza naturale e tecnica alpinistica. Lontana dalle rotte più battute, regala la sensazione autentica di esplorazione e di montagna vera. È una salita che combina impegno fisico, paesaggi mozzafiato e silenzio assoluto, elementi che rendono lo sci alpinismo sul Monte Bianco un’esperienza indimenticabile.

×